Quest’anno i ragazzi sono tornati protagonisti sul palco del Teatro Comunale con la rassegna Generazione teatro,
nata da un’idea del direttore artistico Alessandro Anderloni con il sostegno dell’Amministrazione comunale e degli Istituti aderenti al progetto. Anche il Trentin ha contribuito al suo successo, portando in scena Il servitore di due padroni di C. Goldoni.
Il prof. Paolo Marchetto, che ha curato l’adattamento e la regia per il nostro Laboratorio teatrale, ha espresso tutta la sua soddisfazione lodando “la tenacia, la dedizione e la pazienza” dimostrate da tutto il gruppo di novelli attori e attrici.
Le settimane precedenti lo spettacolo sono state molto impegnative, ma tanti sforzi e sacrifici di ore di prove sono stati ripagati dagli applausi e dalle lodi di un pubblico, tornato ad essere numeroso a riempire il teatro: circa 500 ragazzi erano presenti allo spettacolo mattutino di venerdì 20 maggio, buona anche la partecipazione della cittadinanza nella replica serale.
Ma il vero successo di questo progetto è testimoniato dai commenti dei protagonisti stessi:
- Un’esperienza da provare.
- Oggi vado a teatro: non l’avrei mai pensato.
- Un’esperienza meravigliosa che ti alza l’autostima, ti aiuta a controllare l’ansia, a potenziare la memorizzazione e a scoprire altri orizzonti, interpretando personaggi diversi da te.
- Ho conosciuto persone che non dimenticherò mai che mi hanno fatto sentire parte di un gruppo, di una famiglia.
- In questi mesi ho fatto conoscenza con una nuova me che non credevo potesse esistere, ho imparato ad amare quello che faccio e come lo faccio, ho imparato anche che non tutto va come si vuole ma, quando succede, non bisogna scoraggiarsi.
- L’abbiamo fatto veramente: questo l’unico pensiero, una volta chiuso il sipario, e la realizzazione di aver recitato davanti ad un pubblico così numeroso mi ha colpito come un treno in faccia.
- Un’esperienza che ti apre agli altri, un’avventura che ti crea tensione ma ti ripaga con grandi soddisfazioni.
- Grazie a questa esperienza ho migliorato la mia capacità di parlare in pubblico.
- Salire sul palco: un mix di emozioni incredibili. Il teatro per me è stata l’occasione per mettermi in gioco e capire che, se si vuole, si può.
Dal giudizio unanime dei nostri ragazzi, il teatro si conferma una palestra di vita che lascia lezioni per la vita: un’esperienza da vivere sia come attori che come spettatori.